Guest Posted February 18, 2018 Share Posted February 18, 2018 Questa è una storia triste, di abbandono, di tentazione ma anche una storia di redenzione. Il nostro eroe non è, come al solito, un tipo di Motociclista né un personaggio le cui gesta epiche meritino di essere narrate come i suoi predecessori su queste pagine: si tratta in realtà di un paria del motociclismo, che solo in refusi di cronisti distratti e poco pratici del nostro mondo viene definito come appartenente al motociclismo stesso, ovvero uno scooterista. Di solito chi appartiene a questa categoria difficilmente sbandiera tanto la sua condizione, relegata giustamente unicamente al solo fine utilitaristico, tanto da affermare “io sono!” con orgoglio. Nessuno gli dedicherà dei libri, dei film (Quadrophenia apparte, ma ogni regola ha la sua eccezione) ma lo scooter rimarrà il suo mezzo di trasporto prevalente proprio per gli spostamenti casa-lavoro o qualche breve escursione scevra del piacere proprio della moto. Consapevole, a seguito del continuo confronto nei luoghi di ritrovo abituale con gli amici di quanto meraviglia si perda senza poter godere di una moto, lo scooterista verrà continuamente tentato nel cambiare il suo prezioso mezzo con qualcosa di più bello, più performante, più emozionante. Purtroppo per lui, privo di una vera esperienza motociclistica, la scelta si rivelerà un vero e proprio calvario, tentato dalle molteplici possibilità che il mercato motociclistico propriamente detto offre: la pastosa godibilità di un bicilindrico, elastico e avvincente, pompante ed energico o il coinvolgente grido del quattro cilindri, magari di una moto sportiva velocissima e fluida. Quando finalmente sembra che infine il nostro scooterista confuso si stia indirizzando sulla via di mezzo, dove egli sa da quando andava al catechismo che è il luogo dove risiede la virtù, ovvero il tre cilindri che racchiude il meglio delle caratteristiche di entrambi i tipi di frazionamento, è colto da una rivelazione come quel santo famoso di cui in questo momento non sapremmo dire il nome e che viene rappresentato sulla via di Damasco mentre viene abbagliato da un occhio di bue celeste: “ma se invece mi prendessi un vecchio mono?!” è la domanda retorica che sancisce in realtà la fine di ogni sua diatriba e conflitto interiore. Ricercata per pochi soldi una vecchia dual monocilindrica, il nostro ex scooterista redento e convertito al motociclismo troverà l'illuminazione e la gioia; almeno non dovrà rimpiangere troppo la sua vespetta, che lo portava tutte le mattine al lavoro senza prendere l'acqua. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Camillo Posted February 18, 2018 Share Posted February 18, 2018 Qual degno vino ha ispirato cotanta poesia? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ema79 Posted February 19, 2018 Share Posted February 19, 2018 Qui lo dico e qui lo nego ma.... non sostituirei mai la mia vespetta per andare a lavoro 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Posted February 19, 2018 Share Posted February 19, 2018 Non è farina del mio sacco, mi sono limitato ad estrapolare da un testo più ampio redatto da conoscenti/conoscitori che son qui in zona fiorentina Link to comment Share on other sites More sharing options...
Duca#3 Posted February 19, 2018 Share Posted February 19, 2018 (edited) Un piccolo contributo sulla discussione. In effetti lo scooterista è figlio di un dio minore, ma anche tra gli scooteristi ci sono due categorie, gli "scooteristi" proprimanete detti e i "Vespisti" (la V maiuscola non è a caso). Tra l'altro, la Vespa viene già citata e giustamente difesa nella discussione. Passiamo alle differenze tra le due categorie: la Vespa è la moto carenata in acciaio più famosa al mondo, lo Scooter è una pessima imitazione in plastica della Vespa. E già questo potrebbe bastare, ma la vera differenza risiede in un detto napoletano che il Vespista dice allo scooterista (che traduco): levalo dal sole altrimenti si squaglia! Il chiaro riferimento all'eccesso di plastica è evidente ed ahinoi colpisce anche le nostre SC. Meditate. Edited February 19, 2018 by Duca#3 2 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
jordano Posted February 19, 2018 Share Posted February 19, 2018 io ho avuto parecchi scooter, sia chiaro sempre affiancati ad una moto, per chi vive in una città trafficata senza parcheggio e gira prevalmentemente in centro è un ottimo mezzo di locomozione, scevro da ogni tipo di emozionalità che di solito si associa alla moto, ma entrare nella ztl, parcheggiare sotto l'ufficio o il negozio, sfilare interminabili file di macchine ferme al semaforo con dentro gente che ci passerà le prossime ore NON HA PREZZO, ed alla fine inizi anche a voler tanto bene a quel mezzo di trasporto che non ti fa perdere tempo, anzi te ne regala tanto! ed è questo il suo scopo! non rinnego invece un'esperienza bellissima in sella ad un Italjet Torpedo 125 fatta durante la prima vacanza con colei che poi diventò mia moglie... a Pantelleria, ci ha scorrazzato su e giù per l'isola con costume infradito e asciugamani sul sellino... la notte ci portava nei ristorantini sperduti con la fioca luce del faro... non aveva il cavalletto ed allora dovevo trovare sempre un muretto o un albero a cui appoggiarlo... quando lo riportai al noleggiatore mi ci ero affezionato e lo ringraziai... 5 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ema79 Posted February 19, 2018 Share Posted February 19, 2018 1 ora fa, Duca#3 dice: Un piccolo contributo sulla discussione. In effetti lo scooterista è figlio di un dio minore, ma anche tra gli scooteristi ci sono due categorie, gli "scooteristi" proprimanete detti e i "Vespisti" (la V maiuscola non è a caso). Tra l'altro, la Vespa viene già citata e giustamente difesa nella discussione. Passiamo alle differenze tra le due categorie: la Vespa è la moto carenata in acciaio più famosa al mondo, lo Scooter è una pessima imitazione in plastica della Vespa. E già questo potrebbe bastare, ma la vera differenza risiede in un detto napoletano che il Vespista dice allo scooterista (che traduco): levalo dal sole altrimenti si squaglia! Il chiaro riferimento all'eccesso di plastica è evidente ed ahinoi colpisce anche le nostre SC. Meditate. per dovere di cronaca aggiungo che la mia è una vespetta ET4.... di quelle che al sole si squagliano!!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
daigas Posted February 20, 2018 Share Posted February 20, 2018 Quando mia moglie rimase incinta, per fare il bravo, vendetti la Honda CX500 e comprai un Gilera Runner 180 Dopo poco più di un mese mi sdraiai...mia moglie disse "per forza, tu sei da moto, mica da scooter" la mattina dopo ero alla honda per comprare una Hornet e rendere lo scooter, fine della mia esperienza con gli scooter.(non è vero, quando devo andare in centro prendo quello di mia figlia ) 1 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ema79 Posted February 20, 2018 Share Posted February 20, 2018 7 ore fa, daigas dice: Quando mia moglie rimase incinta, per fare il bravo, vendetti la Honda CX500 e comprai un Gilera Runner 180 Dopo poco più di un mese mi sdraiai...mia moglie disse "per forza, tu sei da moto, mica da scooter" la mattina dopo ero alla honda per comprare una Hornet e rendere lo scooter, fine della mia esperienza con gli scooter.(non è vero, quando devo andare in centro prendo quello di mia figlia ) C'è da dire che il Runner 180 2t era l'XR degli scooter!!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
daigas Posted February 20, 2018 Share Posted February 20, 2018 9 ore fa, Ema79 dice: C'è da dire che il Runner 180 2t era l'XR degli scooter!!! Divertente di tutti gli scooter dell'epoca era il più "motociclistico" Link to comment Share on other sites More sharing options...
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